IL MUSEO
Il museo dispone di una ricco e articolato patrimonio storico-artistico, oltre 2700 pezzi, che ha il suo fulcro in una interessante e composita collezione di dipinti e sculture e in una altrettanto ricca e variegata serie di collezioni di oggetti ascrivibili alle arti applicate.
In stretta connessione con il museo sono la fototeca e l’archivio storico, entrambi di recente costituzione e complementari allo studio e alla conoscenza del patrimonio conservato. Le opere esposte, eccezione fatta per alcuni reperti archeologici, coprono un'arco temporale che va dal Trecento al Novecento.
Accanto a opere autografe sono presenti diverse riproduzioni, copie e bozzetti di notevole interesse storico-artistico. Le scuole maggiormente rappresentate sono quelle lombarde, veneta, emiliana ma non mancano opere provenienti da altri ambiti regionali.
I visitatori sono accolti nella sala d’ingresso dall’imponente statua lignea raffigurante Mosè, opera dello scultore Alberto Meli, e da una serie di pannelli che illustrano la storia del complesso museale, la figura del fondatore e il legame del museo con il territorio. Sullo stesso piano sono presenti uno spazio adibito a book shop e una sala dedicata alla didattica, alle conferenze ed esposizioni temporanee.
PIANO TERRA
Nella sala degli Angeli, così denominata per la presenza di dipinti e statue che li ricordano, sono presenti due antichi organi. Il primo, proveniente dalla chiesa di Piazza Martina, risale al 1686 ed è opera della bottega veronese dei Fedrigotti. Il secondo, un armonium risalente all’ultimo quarto dell’Ottocento, è stato realizzato da Luigi Parietti, bottega Serassi. Il percorso museale prosegue nelle due sale adiacenti dedicate alla figura della Beata Vergine. Nella prima, sono esposti dipinti e sculture riguardanti la vita di Maria. Nella seconda, trovano posto opere dedicate alla raffigurazione della Madonna e il Bambino.
PRIMO PIANO
Il secondo piano comprende due sezioni espositive differenziate ma in profondo dialogo tra loro. Nelle due sale più grandi sono esposti dipinti, sculture e manufatti dedicati ad alcuni momenti salienti della biografia di Cristo. Nella prima, si ammirano opere che illustrano la vita e la predicazione di Cristo. Nella seconda, viene affrontato il tema della Passione.
Vi sono poi due spazi più raccolti. Nella sala del collezionista sono collocati alcuni pezzi che raccontano del gusto artistico di don Giulio e che descrivono l’ampio ventaglio dei rapporti intrattenuti con mecenati, antiquari e collezionisti. Nell’antistante sala Gabanelli, insieme ad alcuni oggetti personali e a una serie di materiali di studio, sono esposti disegni, dipinti e sculture di Piero Brolis (1920-1978) e di Alberto Meli (1921-2003), artisti molto amati e frequentati. In dialogo con questo nucleo di opere moderne sono poste alcune sculture e dipinti antichi.
SECONDO PIANO
Il percorso espositivo dell’ultimo piano offre al visitatore la possibilità di conoscere e ammirare una serie di preziosi paramenti liturgici, composti da vesti sacre di vario genere, merletti, ricami e pizzi. Si tratta di un campione selezionato della ricca tradizione di tessuti e parati appartenenti alla chiesa parrocchiale.
Un insieme di manufatti posto in stretto dialogo con vasi sacri, arredi e suppellettili liturgiche oltre che con una selezione di dipinti i cui soggetti (santi, prelati e la Vergine) indossano vesti e paramenti che richiamano la preziosità e i molteplici significati proposti da quelli esposti.
Nelle sette vetrine che espongono tale tesoro, arricchito da oggetti in argento quali calici, ostensori, pissidi e croci astili di raffinata esecuzione, è visibile il quattrocentesco parato di S. Lorenzo, simbolo e segno di un’antica devozione e tradizione cultuale.